IL PLESSO DI VIA SCANDONE MANIFESTA UNITO PER LA PACE

“Tutti i bambini del mondo hanno il diritto di vivere. Tutti i bambini del mondo hanno diritto alla pace” è il titolo dell’evento che è stato organizzato dalla Scuola Primaria e dalla Scuola dell’Infanzia del Plesso di Via Scandone il 17 marzo scorso accompagnato da una raccolta solidale a favore dell’Ucraina in collaborazione con le famiglie degli alunni.

Spinti dalla necessità di rispondere ai bisogni formativi manifestati dagli alunni, i docenti del plesso hanno fornito ai bambini strumenti adatti alla loro età per soddisfare le loro curiosità, dar voce alle loro ansie e paure, educare alla pace e alla solidarietà sin dalla tenera età. Divisi per classi parallele e utilizzando il piazzale antistante la scuola e la palestra, nel rispetto delle regole di prevenzione anti- covid, per un giorno il Plesso di Via Scandone si è tinto dei colori della pace e le voci dei bambini sono risuonate forti a sostegno della pace in segno di vicinanza ai loro coetanei sfortunati dell’Ucraina.

I bambini della Scuola dell’Infanzia hanno dato vita alla Danza per la Pace e hanno sfilato col loro grande striscione azzurro adornato di tante colombe bianche con rametti di ulivo.

Le classi 1^ A, 1^ B e 1^ C hanno emozionato tutti con i loro girotondi della pace: le manine agitavano festose pon-pon coloratissimi per manifestare il loro sostegno alla pace con tutto l’amore e l’entusiasmo della loro tenera età.

I bambini e le bambine delle classi 2^ A, 2^ B e 2^ C hanno affrontato con le docenti il delicato tema della guerra esprimendo la loro opinione. Hanno realizzato bandierine dell’Ucraina, colombe per adornare la scuola per esplicitare il loro vivido sentimento di amore, di pace, di vicinanza al popolo ucraino. Hanno sfilato in silenzio, declamando successivamente una poesia, un vero e proprio inno ai colori straordinari della parola PACE. La loro marcia per la pace si è conclusa urlando a squarciagola “MAKE LOVE NOT WAR”.

Le classi 3^ A- 3^ B e 3^ C hanno sfilato lungo il perimetro della scuola portando in mano un girasole, fiore caratteristico dell’Ucraina, decorato con nastri blu e gialli, i colori della bandiera nazionale. In seguito gli alunni si sono disposti nel cortile in modo da rappresentare il simbolo della pace e hanno recitato i versi della canzone “Il mio nome è mai più”, esprimendo il loro dissenso nei confronti della guerra anch’essi con uno striscione con frasi e disegni dedicati alla pace.

Le classi 4^ A, 4^ B e 4^ C hanno discusso sui fatti di attualità riguardanti la guerra in Ucraina. Partendo poi dagli approfondimenti di Educazione Civica sull’art. 11 della Costituzione (”L’Italia ripudia la guerra come mezzo di offesa..”), gli alunni sono stati guidati in un percorso interdisciplinare che li ha condotti ad una produzione personale e creativa di striscioni, cartelloni e stendardi accompagnati da slogan inventati da loro a favore della pace. Nel cortile antistante il plesso di Via Scandone hanno dato vita ad una marcia per la pace, hanno poi recitato la poesia di Bertold Brecht “I bambini giocano alla guerra” e hanno gridato il loro dissenso verso la guerra e la loro voglia di pace cantando “Viva la libertà” di Jovanotti e “Pensa” di Fabrizio Moro accompagnate da varie coreografie. Ampio spazio è stato dato alla solidarietà perché i bambini e le loro famiglie hanno donato beni di prima necessità non solo al Centro aiuti per l’Ucraina di Avellino ma anche a famiglie ucraine bisognose in contatto con alcuni avellinesi fin dai tempi del Progetto Chernobyl: a loro i bambini hanno inviato i loro risparmi accompagnati da disegni e da un messaggio commovente di vicinanza.

Le classi 5^ A, 5^ B e 5^ C hanno recitato poesie, cantato canzoni e scritto letterine ai capi di Russia e Ucraina per unirsi al coro dei loro compagni delle altre classi e dire “No alla guerra!”.

Il sostegno alla pace, l’apertura alla solidarietà verso coloro che sono meno fortunati di noi, la conoscenza interdisciplinare di opere di vario genere che celebrano la pace, la produzione di stendardi, di cartelloni, di striscioni, di testi hanno costituito una tappa importante lungo il percorso dell’educazione dei piccoli alla pace e alla solidarietà che resterà nei loro cuori.

LE CLASSI QUINTE DI SCANDONE MARCIANO PER LA PACE

La guerra, la brutta guerra che echeggia in TV, rimbalza furiosamente ed entra prepotentemente nella nostra normalità. Sta diventando esperienza dei nostri alunni.

Da docenti e da attente educatrici non potevamo non guidarli in una riflessione partecipata che facesse loro comprendere come la pace è bella, è un loro diritto e va costruita.

“Imagine” di John Lennon, “La luna di Kiev” di Gianni Rodari, l’art. 11 della Costituzione Italiana “trasformato” in un grande cartellone colorato, gli addobbi di messaggi e disegni che hanno ornato un albero rinsecchito ravvivato dalla pace, lo sventolare, con l’aiuto del vento di giovedì 17 marzo scorso, le bandierine di tutti gli Stati, gli slogan e le lettere scritte ai Capi di Stato e lette con voci tremanti dai bambini, hanno voluto osannare la PACE, trasformando il cortile della Scuola Primaria “F. Scandone” in un mondo di colori, di suoni, di gestualità volti a lanciare un appello di solidarietà e di unione fraterna. Ogni cosa ci ha ricordato che siamo tutti sotto lo stesso cielo, augurandoci che la luna di Kiev possa risplendere con la stessa luminosità in tutti i Paesi affinchè l’umanità intera resti unita al di là della violenza, dei valori culturali e politici.